La valutazione funzionale si basa su un accurato esame clinico da parte dello specialista. Si ricerca la presenza di un minimo deficit d’estensione eventualmente associato alla presenza di un idrartro o versamento articolare. All’esame clinico si ricerca inoltre la presenza di un dolore a livello dell’emirima meniscale, mediale o laterale, ed altri segni specifici di una sofferenza meniscale con opportune manovre, (test Mc Murray, Grinding Test).
Tutto ciò è fondamentale per impostare un programma terapeutico adeguato. Verranno valutati parametri quali l’ampiezza del movimento, il gonfiore, la presenza di eventuali concomitanti lassità, la sede esatta del dolore. Gli esami che permettono di confermare il sospetto diagnostico sono la RMN o la TAC grazie alla loro capacità di studiare sia le componenti scheletriche che le parti molli.
MI DEVO OPERARE??
Il menisco è scarsamente vascolarizzato per cui non è in grado di cicatrizzare la sua lesione. Solo una piccola porzione del menisco è vascolarizzata: la parte aderente alla capsula. Le porzioni più lontane dalla capsula ricevono nutrimento dal liquido sinoviale.
Questo UNA VOLTA (ma ancora oggi!) giustificava il motivo per cui l’indicazione elettiva di una rottura del menisco era necessariamente chirurgica non potendo il menisco cicatrizzare e riparare la sua rottura, e solo in casi particolari (tipo di rottura, età del paziente, ecc) era possibile eseguire una sutura del menisco.
L’indicazione ad un trattamento chirurgico si è però vista non essere più così valida:
L’autorevole British Journal of Sport Medicine sottolinea nuovamente come la più popolare operazione ortopedica al mondo debba il suo effetto non alla procedura chirurgica in sé ma ad altri fattori quali la guarigione spontanea e l’effetto placebo.
Gli autori evidenziano come nuove ricerche difficilmente potranno cambiare questa conclusione in quanto tratta da innumerevoli studi scientifici che, nel totale, hanno indagato più di 1,8 MILIONI di pazienti candidati all’artroscopia di ginocchio.
Una eccezione è data da un ginocchio meccanicamente bloccato (ad esempio da una porzione di menisco) che non si estende completamente.
Altrimenti, osteoartrosi, severità del dolore, rotture meniscali, rumori e crepitii durante il movimento NON costituiscono indicazioni alla chirurgia.
Il trattamento conservativo composto da fisioterapia specifica (ed eventualmente farmaci per la gestione del dolore) risulta essere, ancora una volta, l’opzione migliore.
Ancora una volta quindi: rivolgiti ad un fisioterapista!!
References:
Siemieniuk, R.A.C. et al., 2018. Arthroscopic surgery for degenerative knee arthritis and meniscal tears: a clinical practice guideline. British Journal of Sports Medicine, 52(5).