LESIONI MUSCOLARI: STIRAMENTO E STRAPPO

Le lesioni muscolari rappresentano una buona parte di tutti i traumi in medicina sportiva e dovrebbero essere sempre trattate con le adeguate precauzioni poiché un trattamento sbagliato può posticipare di settimane e addirittura mesi il ritorno in campo dell’atleta e causare delle recidive.

Un fattore importante da considerare è se la lesione è acuta o cronica. La prima di solito è il risultato di un evento traumatico singolo che causa un macro-trauma al muscolo e succede spesso negli sport dinamici e di contatto come il rugby, il calcio e la pallacanestro; la lesione cronica o da “overuse” è invece causata da microtraumi ripetitivi al muscolo e di solito il periodo di recupero è più lungo.

La lesione muscolare avviene quando c’è un trauma da contrazione indotta in cui le fibre muscolari si rompono a causa di uno stress meccanico in allungamento. In altre parole, è il risultato di una forte contrazione eccentrica o di un “overstretching” del muscolo, tipica negli sport dove vengono richiesti sprint e salti.

Le lesioni sono categorizzate secondo i gradi di severità:

  • Stiramento: elongazione delle fibre ma senza rottura, alterando il normale tono muscolare.
  • Grado I: la lesione affligge un numero limitato di fibre del muscolo. Non c’è deficit di forza e una completa articolarità attiva e passiva. Il dolore e l’indolenzimento sono di solito ritardate al giorno successivo.
  • Grado II: vengono colpite circa la metà delle fibre. Il dolore è acuto e può esserci gonfiore e una diminuita forza muscolare.
  • Grado III: completa rottura del muscolo. Questo può succedere sul tendine che si separa dal muscolo oppure dividere il muscolo in due parti. Il dolore è intenso e c’è una perdita completa perdita della funzionalità del segmento.