La rizoartrosi, conosciuta anche come “artrosi del pollice”, è l’artrosi che colpisce l’articolazione trapezio-metacarpale della mano che si trova alla base del pollice, costituita da un osso del carpo, dal trapezio e dal metacarpo. Questa articolazione nel corso della vita è sottoposta a un impegno funzionale importante: la maggior parte delle prese e delle pinze della mano vengono fatte con il pollice, (ad esempio tenere tra pollice e indice un qualsiasi oggetto, aprire una barattolo, girare una chiave) e rappresenta quindi uno dei segmenti maggiormente a rischio di usura.
La patologia consiste infatti nella degenerazione della cartilagine articolare che porta ad una graduale compromissione del movimento delle ossa interessate e ad un progressivo aumento del dolore, causata da un eccessivo uso ripetitivo dell’articolazione, da una lussazione, una lesione del legamento o da una frattura. Altro fattore di rischio è la lassità dell’articolazione stessa, che può essere ereditaria, e che può portare a lesione legamentose.
Il dolore è localizzato alla base del pollice e coloro che sono colpiti dalla patologia non riescono a fare le prese e le pinze con il pollice e l’indice. Con il peggioramento della malattia, il dolore tende ad aumentare di intensità soprattutto durante lo svolgimento di movimenti con la mano e gradualmente inizia a manifestarsi anche quando l’articolazione è a riposo. Se la rizoartrosi è bilaterale, colpisce entrambe le mani con gli stessi sintomi.
La patologia artrosica del pollice è multifattoriale; si riconosce una familiarità e una maggior prevalenza nel genere femminile, nella razza caucasica, e negli esiti post traumatici.