Gestire il mal di schiena, quali trattamenti eseguire?

Le Linee Guida internazionali per la gestione del mal di schiena fanno una distinzione tra dolore in fase acuta (cioè presente da meno di 6 settimane) e dolore in fase cronica (presente da almeno 12 settimane). Per l’inquadramento clinico, in entrambe le fasi, non esistono studi che dimostrino come sottoporre una persona con mal di schiena ad indagini radio-diagnostiche (come radiografia o risonanza magnetica) aiuti effettivamente a migliorare il suo dolore lombare, perciò l’ utilizzo di tali indagini in tutte le persone con mal di schiena è sconsigliato dalla comunità scientifica internazionale.

Sempre le Linee Guida internazionali suggeriscono per il mal di schiena in fase acuta dirimanere «attivi» nella vita di tutti i giornie viene sottolineata l’ importanza di una adeguata rassicurazione dei pazientisu questo problema di salute, sulla sua natura aspecifica e sulla probabile prognosi positiva. Tra le altre opzioni terapeutiche, sono suggeriti trattamenti passivi, quali le manipolazioni vertebrali, il massaggio e l’agopuntura, o i farmaci anti-infiammatori non-steroide.

Per il mal di schiena in fase cronica, oltre al consiglio di rimanere attivi, vengono anche consigliati l’esercizio terapeutico, l’idrokinesiterapiae la terapia cognitivo-comportamentale come prime opzioni terapeutiche. Altre opzioni sono trattamenti passivi come manipolazioni vertebrali e massaggio, terapie farmacologiche a base di anti-infiammatori non-steroidei, e terapie integrate come la riabilitazione multidisciplinarein cui la persona é seguita da più di un professionista sanitario.

La chirurgia é assolutamente sconsigliata per il mal di schiena aspecifico, ma é invece consigliata come seconda opzione nel caso di dolore lombare con irradiazione agli arti in cui chiari disturbi della colonna come un’ ernia del disco vengano riscontrati.

I punti chiave da seguire per orientare i pazienti interessati da questa patologia sono i seguenti: essere ben informati ed eseguire un autotrattamento sotto supervisione, favorire l’adozione di uno stile di vita corretto, praticare attività fisica generale ed eseguire esercizi terapeutici specifici. La persona, quindi, può e deve diventare protagonista nella gestione e nel trattamento del proprio mal di schiena, con il sostegno di professionisti sanitari qualificati e competenti.