Chi è il Fisiatra?

Oggi parliamo con il Dr Francese, medico fisiatra presso il Poliambulatorio Fisio&Sport e cerchiamo di capire come si svolge il suo lavoro.

Chi è il Fisiatra?
il Fisiatra è il Medico Specialista che si occupa della funzione e della riabilitazione motoria.

Cosa intende per funzione?
per funzione si intende la capacità di compiere azioni finalizzate ad uno scopo. Le abilità funzionali possono essere ostacolate da eventi acuti (traumi, infortuni, postumi di interventi, infiammazioni su base degenerativa artrosica, malattie, …), oppure da condizioni croniche sottese da situazioni predisponenti agenti nel tempo (patologie da sovraccarico lavorativo o sportivo, esiti di traumi, malattie con esiti, malformazioni, posture inadeguate, stili di vita, obesità, malattie metaboliche…).

Che competenze ha il Fisiatra?
In qualità di medico, ha le potenzialità per porre una diagnosi di malattia e di funzione.
In particolare, per la tipologia di situazioni che si trova ad affrontare, il fisiatra prende in considerazione il paziente nel suo aspetto “globale”, e pertanto ha competenze e conoscenze che coinvolgono varie branche della medicina come l’ortopedia, la reumatologia, la neurologia, la medicina interna, la geriatria, la diagnostica strumentale e di laboratorio, la medicina sportiva.
Inoltre, sono sempre più numerosi i fisiatri che si occupano direttamente di metodiche terapeutiche e diagnostiche, quali la terapia infiltrativa, la medicina manuale, le terapie complementari (agopuntura, omeopatia, …), la nutrizione clinica, l’ecografia, l’analisi della composizione corporea, la videoanalisi del movimento, …

Come lavora il Fisiatra?
normalmente la sua attività è organizzata in equipe, composta da varie figure professionali, sanitarie e non, quali il fisioterapista, i medici specialisti di branca, il medico di medicina generale, il tecnico ortopedico, l’infermiere, il logopedista, l’operatore sanitario, l’assistente alla persona, l’istruttore di attività motoria, lo psicologo…
Il fisiatra analizza la situazione del paziente, ne valuta le risorse e le abilità potenziali residue, elabora e coordina un piano di trattamento (kinesiterapico, strumentale, farmacologico, comportamentale, …) con la finalità di acquisire un miglior stato funzionale e di benessere percepito.

Che differenza c’è fra il Fisiatra e il Fisioterapista?
come detto il Fisiatra, prima di tutto è un medico, si occupa nel senso più ampio della valutazione del paziente, dalla diagnosi all’attuazione di un piano terapeutico, e spesso coinvolge anche altre figure, talora in tempi diversi di intervento. Il fisioterapista, è una figura parasanitaria, non è un medico, è parte integrante dell’equipe, ha competenze specifiche esecutive nel trattare precisi, e talvolta importanti, momenti di recupero all’interno di un piano terapeutico organizzato. Si tratta di due figure storicamente e tutt’oggi spesso ancora confuse da parte dei pazienti, ma molto diverse nella formazione e nei ruoli; una buona squadra riabilitativa deve poter contare almeno su queste due figure che lavorano insieme.

Programmi, progetti, ma come viene eseguita una visita dal fisiatra?
la valutazione fisiatrica non è poi tanto diversa da altre visite mediche. La persona sarà sempre parte attiva nel processo, durante il quale il medico fisiatra, iniziando a porre precise domande, cerca di ricostruire la situazione che ha portato il paziente al consulto, ne individua i bisogni, si informa riguardo a precedenti visite e/o accertamenti, visita il soggetto nelle sue gestualità globali e focalizzandosi poi sui distretti corporei che ritiene maggiormente implicati come causa dei disturbi lamentati, eventualmente integrando l’analisi direttamente con esami strumentali, quando indicati e disponibili. Alla fine, quando giunge ad una diagnosi, valuta le varie opzioni terapeutiche in relazione alle potenzialità residue, alle condizioni di vita e alle aspettative del paziente, con il quale mette a punto un programma di recupero. Altrimenti, per dirimere eventuali dubbi diagnostici, vengono richiesti ulteriori accertamenti con lo scopo di definire meglio il problema.

Lei ha accennato ad esami strumentali durante la visita, può aggiungere qualcosa?
certo, sono sempre più numerosi i fisiatri che si servono direttamente di esami strumentali quali l’ecografia per la valutazione dell’apparato muscoloscheletrico, fonte della maggior parte di problemi algici disfunzionali. Si tratta di un’indagine veloce, non invasiva, ripetibile, che ci può fornire subito importanti informazioni e chiarimenti. Se effettuata già durante la prima visita, qualora indicata, risparmia al paziente tempo (prenotazione, liste d’attesa) e costi supplementari. Inoltre, in molte situazioni, l’ecografia permette il monitoraggio dell’andamento dei processi di recupero durante le visite di controllo.

Un’ultima domanda, fondamentale, allora quando andare dal Fisiatra?
per prima cosa, ovviamente, ogni volta che il proprio medico curante lo ritenga opportuno. Direi che merita sempre almeno una valutazione la presenza di problemi disfunzionali, dolorosi o meno, che hanno un andamento ricorrente, costante e/o peggiorativo nel tempo, oppure alla ricomparsa acuta di problematiche pregresse ritenute guarite.
Meno semplice è dare indicazioni in presenza di eventi disfunzionali acuti, magari al primo episodio. E’ buona norma, comunque, fare riferimento all’importante figura del medico di famiglia, dare ai normali processi biologici il tempo necessario per pervenire ad una restituzione funzionale, e ricorrere eventualmente al fisiatra nel caso in cui il tempo di guarigione si allunghi in modo inaspettato, al fine di verificare se siano necessari specifici provvedimenti.

Mi permetto solo di aggiungere due considerazioni, non richieste, ma che ritengo meritevoli di riflessione.

Primo, la salute è un bene prezioso che spesso ciascuno si dimentica di tutelare!

Secondo, se la salute è un DIRITTO sancito anche dalla nostra Costituzione, averne cura, in tutti i modi, è anche un DOVERE verso noi stessi, verso le persone a cui vogliamo bene e verso la collettività.