Il trigger points dry needling è una tecnica usata in fisioterapia per curare i dolori muscolari e fasciali.
Il fisioterapista, attraverso un corso di formazione ufficiale, utilizza questo sistema all’interno della valutazione fisioterapica con lo scopo di individuare delle zone di ipersensibilità e disattivarle con l’utilizzo di aghi.
La ricerca basata su Evidenze Scientifiche rivela che il needling migliora il controllo del dolore, riduce la tensione muscolare, normalizza la disfunzione biochimica ed elettrica, e facilita un ritorno veloce alla riabilitazione attiva.
È minimamente invasiva, a basso costo e comporta un basso o assente rischio se usato da mani esperte.
La sua efficacia è stata confermata in numerosi studi e può essere utilizzato come parte di una terapia complessa per il dolore cronico muscolo-scheletrico.
Dry needling e fisioterapia: quando serve?
Il dry needling, tradotto dall’inglese ago asciutto, ovvero l’utilizzo di aghi senza sostanze liquide, è solo uno dei tanti strumenti nelle mani del fisioterapista.
La tecnica ha avuto grande successo e diffusione nei paesi anglosassoni perchè permette al fisioterapista di raggiungere i tessuti anche in profondità (fino a 6 centimetri) e di erogare un trattamento molto veloce e con effetti immediati.
Il metodo ha dimostrato di essere efficace per il trattamento del dolore associato con TP.
Pertanto si consiglia come metodo di scelta in diverse circostanze e quadri clinici in ambito riabilitativo.
Dry needling: descrizione della tecnica
Il fisioterapista valuta e analizza dove ci siano restrizioni e rigidità all’interno del muscolo.
Una volta individuata la bandelletta tesa, con la mano palpa ed individua il punto di maggiore ipersensibilità (trigger point) e che riproduce i disturbi del paziente.
Una volta individuato il punto, con una tecnica asettica, introduce l’ago, generando una risposta di spasmo locale, a volte leggermente molesta, che si va esaurendo con il passare delle ripetizioni ed indica la risoluzione della rigidità.
In alcune patologie l’ago viene lasciato in loco ed agisce a livello limbico per curare la sintomatologia e la patologia più complessa.
Dry needling: il razionale
Quello che avviene a livello tissutale è una microlesione (generata dall’ago) che provoca un processo infiammatorio con successivo richiamo di sangue e molecole di riparazione nella zona specifica.
Questo nuovo processo riparativo permette di superare la stasi e la cronicità instauratasi precedentemente e che manteneva il circolo vizioso di rigidità, contrattura, dolore, cattiva postura.